Piazzale del Verano

Tipologia: Riqualificazione urbana
Posizione: Roma
Commissione: Pubblica
Anno: 2019
Stato: Concorso
In collaborazione con: arch. O. Lillus, arch. S. Zoli

Il progetto per la riqualificazione e pedonalizzazione di piazzale del Verano si sviluppa come momento cruciale di ricucitura tra il quartiere di San Lorenzo e la Sapienza. L’approccio all’area di intervento tiene conto dell’identità del luogo e dunque dei suoi elementi più caratterizzanti - la Basilica e il cimitero - oltre che alle criticità derivanti dall’attuale configurazione morfologica. Il passaggio impattante della via Tiburtina produce due aree problematiche: un ampio spazio triangolare a sud e un’enorme area di risulta a nord, destinata a rotonda stradale. La spazialità confusa alimenta la cesura tra i due quartieri e priva di dignità i monumenti. Il progetto si configura come un dispositivo capace di ricucire i due brani di città esistenti e di favorire l’interazione tra pratiche contemporanee e memoria; sviluppandosi in quattro diversi ambiti (piazza, parco, hub dei trasporti, viale alberato), incrementa le possibili esperienze e le modalità di fruizione dello spazio pubblico. L’incontro tra la vivacità tipicamente urbana di San Lorenzo e i flussi del polo della Sapienza, moltiplicano pratiche e relazioni sociali. Nella proposta, la pedonalizzazione dei primi 400 metri di via de Lollis riporta al centro dell’esperienza i due monumenti, e stravolge l’attuale morfologia. La piazza e il parco diventano un momento eccezionale del sistema lineare della Tiburtina, mentre il disegno della pavimentazione e la prospettiva introdotta dal viale alberato, ne valorizzano l’antico tracciato. L’ipotesi di modifica del traffico veicolare ha effetti ridotti sulle dinamiche di mobilità privata, spostata verso nord in viale dell’Università, e praticamente nulli per quanto riguarda il trasporto pubblico, deviato in via Tiburtina. Questa scelta offre l’opportunità di ripensare il lato nord del piazzale ottimizzando lo snodo dei trasporti, e diminuendo la superficie occupata a favore di uno spazio pubblico fruibile e di qualità. Il risultato è la realizzazione di hub intermodale più efficiente, che migliori l’accessibilità ai trasporti e alle funzioni limitrofe. Una nuova pensilina, che sia al contempo una protezione e un riferimento visuale oggi assenti, definisce la piazza inquadrando una veduta libera sulla Basilica. Il progetto intercetta e rafforza gli obiettivi esposti nel NPRG e propone un intervento da attuarsi subito, come primo momento di una strategia a medio-lungo termine. Recepite le direttive sulla mobilità del PUMS, proietta Roma in una traiettoria di sviluppo da moderna città europea sostenibile. La pedonalizzazione esprime la riappropriazione collettiva di uno spazio ad oggi destinato alla funzione di parcheggio: un gesto di grande impatto simbolico e pratico, capace di generare nuove attività e trasformazioni. Il parco, generatore di pratiche di condivisione, è un episodio di qualità urbana: non un luogo chiuso ma permeabile, che si apre al dialogo con l’intorno. Le spazialità proposte sono strutturate tramite direttrici che si articolano in rapporto agli assi e alla componente vegetale esistente; queste linee guida si concretizzano da un lato, in arbusti lineari che suddividono il parco in differenti ambienti, e dall’altro in elementi di pavimentazione che scandiscono lo spazio minerale. Il controllo dei bordi stabilisce relazioni ad hoc tra il parco ed ognuno degli elementi più prossimi: i parcheggi vengono ridotti in numero e ricollocati sul lato ovest, in una configurazione mitigata dalla vegetazione e aperta all’eventuale riconversione futura; sul fronte strada la riduzione della carreggiata della Tiburtina consente l’inserimento di un viale alberato; verso i marmisti, si intreccia con la pavimentazione definendo spazi di possibile appropriazione, ed infine si distacca dal cimitero, definendo lo spazio per i fiorai.